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Nexure Consulting è un'Azienda specializzata nel trovare soluzioni per far ottenere nuove forme di finanziamento, anche a fondo perduto, alle Piccole e Medie Imprese italiane. 

 

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             Ecco gli aspetti importanti sulla liquidità per un'azienda             

Cash-flowSe stai leggendo queste righe è verosimile che tu sia un imprenditore o  l’amministratore di un’azienda e che, come tutti noi, passi buona parte del tuo tempo a pensare alla tua impresa, spesso affannandoti in preoccupazioni, idee, progetti. Poche cose ci preoccupano più della sopravvivenza e crescita della nostra azienda e tantissimi sono i fattori che la influenzano: marketing, personale, vendite, recupero crediti, banche, scadenze…
Ma siamo tenaci, non molliamo mai ed ogni giorno ci inventiamo un prodotto nuovo, una versione migliore di quella precedente, un servizio ancora più adatto ai nostri clienti: il Made in Italy non è solo moda o cibo.

Eppure spesso non basta ancora.

Non basta perché non basta una buona idea, la cortesia e la pazienza davanti a pagamenti rinviati, l'attenzione maniacale ai clienti, non basta nemmeno la più geniale delle intuizioni: bisogna infatti poter investire su più progetti, su più idee,  per trovarne qualcuna vincente. Proporre 5-10-50 idee e vedere come reagirà il mercato: magari solo 1 si rivelerà vincente, magari 2 o magari nessuna di loro e si dovrà ritentare ancora e ancora con altre idee.

Ci vogliono i soldi!

Rassegniamoci e non giriamoci attorno: senza una liquidità adeguata le idee non bastano.

Per cui poi mille idee, mille progetti, mille riunioni ma quando arriva il momento di pagare gli stipendi o, peggio, i tanto odiati F24, devi fare i salti mortali, magari qualche volta devi metterci qualcosa dei tuoi soldi, rinunciare al tuo compenso o anche solo a concederti quel piccolo vizio che tanto ti meriti dopo notti insonne e ore spese in azienda.

Beninteso: la liquidità, il cash-flow non è certo l’unico fattore che decreta il successo e la riuscita di della tua impresa ma rimane indispensabile.
Ancora di più lo diventerà nei mesi e negli anni a venire, in un’economia post-pandemica, molto diversa da quella precedente al COVID-19 e in evoluzione repentina.

Un imprenditore che non ha come primo obiettivo, ogni giorno, l’aumento della liquidità della propria azienda è un imprenditore destinato a soffrire e, se non a chiudere, sicuramente non a crescere.

Ma se sei su questa pagina è perché probabilmente questa cosa l’hai già capita e hai bisogno di soluzioni, non di sentir girare il coltello nella piaga.

Abbiamo una buona notizia per te: sei nel posto giusto.

Come fare allora?
Se una volta per finanziare la propria impresa esistevano sostanzialmente solo 5 modi

  1. Immettere capitale proprio (quante aziende si rivelano pozzi senza fondo!)
  2. Rivolgersi a banche ed istituti di credito
  3. Aumentare il fatturato 
  4. Non pagare le tasse e utilizzare quel denaro per investire in azienda
  5. Non pagare o ritardare di molto i pagamenti ai fornitori e utilizzare quel denaro per investire in azienda 

I primi 2 punti potremmo liquidarli con una battuta:
“esistono 2 tipi di imprenditori: quelli che hanno messo del loro denaro e si sono indebitati con le banche… e quelli che non l’hanno ancora fatto”

Tasse liquiditàMentre la soluzione al punto 4 è forse apparentemente la più immediata: non pagare tasse, IVA e balzelli è un battito di ciglia, salvo poi ritrovarsi con cartelle esattoriali con valori spesso raddoppiati e, nel caso dell’IVA, con il rischio di uno sconfino nel penale.

La soluzione al quinto punto, oltre che altrettanto moralmente inaccettabile, rischia di innescare un circolo vizioso che, alla lunga, toccherà i nostri clienti e vedrà te nella posizione del fornitore non pagato.

Il 3 punto di questo elenco è invece quello apparentemente più proficuo ma spesso meno efficiente. Sei veramente sicuro/a che un incremento del tuo fatturato sia la soluzione valida per ogni problema di liquidità? A che costi? Con quale impatto sui tuoi margini di guadagno? Quali ripercussioni porta alla tua organizzazione aziendale?

Oggi però esistono molte altre soluzioni

Ne parliamo tutti i giorni con imprenditori come te e spesso li vediamo sgranare gli occhi quando ne capiscono il funzionamento (o mettersi le mani nei capelli per aver perso denaro ed energie rincorrendo clienti squattrinati o continuando ad immettere denaro proprio in azienda).

Te ne riepiloghiamo solo qualcuno:

  • contributi a fondo perduto;
  • barter (noi ad esempio siamo anche agenti BexB)
  • finanza agevolata; 
  • P2P lending;
  • PIR;
  • fintech;
  • crowdfunding;
  • ottimizzazione della posizione in Centrale Rischi;
  • rivendicazione degli illeciti bancari

Quanti consulenti esterni ha la tua azienda?

Spesso nelle aziende vengono coinvolti consulenti per ogni tipo di problematica ma, ed è quasi paradossale, quasi mai per la parte finanziaria, che rimane appannaggio dell’imprenditore (nel migliore dei casi con l’aiuto del commercialista). Tuttavia è uno degli aspetti più importanti e complicati della vita di un’azienda.
Dei soldi della sua azienda se ne occupa solo il titolare. Lui solo sa, in banca ci va lui e solo lui, al massimo il commercialista ma comunque insieme a lui.

Anche nel tuo caso è così?

Un aspetto così complesso come quello finanziario, che tocca il denaro, il tuo portafoglio, i rapporti con le banche e la matematica finanziaria, affrontato in totale solitudine?

Trascurare la programmazione finanziaria, la liquidità d'impresa, vuol dire esporsi al rischio di affrontare mesi difficili, di ritardare gli stipendi, di rinunciare ai compensi da amministratore, di non pagare fornitori o tasse, di non poter investire in quell’idea geniale che potrebbe dare una svolta alla propria impresa, ad accontentarsi di gestire meno liquidità di quella che si potrebbe avere.

«La banca non mi finanzia perché non conosco nessuno ai piani alti»
«Ottenere contributi a fondo perduto è un casino ed praticamente impossibile se non si conosce qualcuno di importante»
«Una volta le banche ti conoscevano e ti finanziavano oggi invece sei solo un numero»
«Ho fatto l’e-commerce ma non è cambiato nulla»
«Abbiamo sempre fatto così…»

Sono solo alcune delle frasi che noi sentiamo tutti i giorni. Ti ci riconosci?

Sai una cosa? Nessuna di queste corrisponde al vero e, peggio ancora, questo atteggiamento non ti porterà da nessuna parte: alibi su alibi e poca capacità di guardarsi dentro e poi rinnovare ed innovare.

L’ultima frase poi evidenzia forse il peggiore nemico di ogni imprenditore (anche il tuo) ed è quello che rinchiude tutti i precedenti.

Hai mai sentito nominare la parola "Mercedes"? Ovviamente sì. Chi non vorrebbe averne una? Al di là delle preferenze personale in campo automobilistico, avere una Mercedes è anche uno status symbol, non è vero? Qualche euro questa aziendina lo fattura ogni anno, no? Conosci la storia del "signor Mercedes"?

Nella maggior parte dei casi la banca non finanzia l’imprenditore perché l’imprenditore non parla la sua lingua, perché spesso è stato chiesto al commercialista di fare un bilancio con il solo fine di pagare meno tasse possibili (e no, non è finanziabile un bilancio così nudo e crudo, perché verosimilmente disegna un’azienda in stato precario, anche se magari non lo è), perché viene trascurata la posizione in centrale rischi, perché l’ultimo business plan dell’azienda risale a quando è stata fondata e non si intravede progettualità, perché riclassificare un bilancio è un’operazione spesso ancora sconosciuta e che si crede appannaggio solo di aziende più dimensionate e molti altri aspetti che, una volta curati, permetterebbero situazioni finanziarie ben più floride


Sai davvero cos'è la Centrale Rischi?


Quali vantaggi porta una maggiore liquidità ad un'azienda?

«Ti sei mai chiesto cosa potresti fare se, a fine mese, sui conti correnti della tua azienda ci fosse più denaro?»

Facciamo questa domanda ad ogni imprenditore che incontriamo e le risposte sono più o meno sempre le stesse:liquidità az

  • assumere personale;
  • rinnovare i macchinari aziendali;
  • acquisire un nuovo capannone (o immobile);
  • rinnovare il parco mezzi;
  • investire in campagne marketing;
  • concedere un aumento al personale;
  • investire in nuovi prodotti/servizi;
  • acquisire aziende concorrenti più piccole o in difficoltà;
  • ampliare la propria area di vendita e/o provare a vendere all'estero;
  • lavorerei con soldi miei e non dipenderei più dalle banche;
  • distribuirei utili ai miei soci

Il problema diventa quando le risposte diventano altre:

  • risanare i debiti con i fornitori, lo stato e le banche;
  • pagare gli stipendi arretrati;
  • percepire un compenso ogni mese;

E negli ultimi mesi la frequenza di queste risposte è aumentata molto, inutile negarlo (a volte la risposta più semplice è: «dormirei più ore la notte e non avrei l'angoscia di non farcela ogni mese»).

Ci sembra scontato dover spiegare che una maggior liquidità porta solo benefici, quello che è meno scontato agli occhi degli imprenditori è che un lavoro ben fatto, sistematico, sulla liquidità aziendale permette a tutti gli imprenditori di doversi trovare sempre a dare risposte del primo calibro e, sappiamo, l'imprenditore è chi è capace di sognare e avere sempre nuovi sogni: le risposte del primo gruppo le possiamo sentire ripetere tante volte dallo stesso imprenditore.

Perché fermarsi? Perché smettere di crescere, innovare, premiare, rinnovare?

Se quindi, leggendo, ti sei ritrovato nel primo gruppo di risposte... abbiamo una buona notizia per te: non devi fare altro che contattarci.

Se, invece, purtroppo ti sei ritrovato nel secondo gruppo... anche per te abbiamo una buona notizia: contattaci e sarà solo una questione di tempo prima che anche tu possa cominciare a dare le risposte del primo gruppo.

Contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, crediti di imposta devono diventare attività ricorrenti nella gestione della tua azienda

LabirintoOttenere crediti di imposta, contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati da Europa, Stato, Regioni non solo è alla portata di tutte le aziende italiane (anche della tua) ma è anche un “dovere” di ogni imprenditore e deve essere un'attività sistematica e ricorrente nell'ambito della gestione della tua impresa.

I crediti di imposta che lo stato mette a disposizione a fronte di investimenti di diversa natura sono un incentivo concreto a crescere, uno stimolo all’investimento, alla crescita della tua azienda.
Tutti questi crediti, contributi o finanziamenti infatti vengono sempre concessi a fronte di investimenti e destinazioni specifiche: proprio per questo sono ancora più efficaci!
Usufruire dei soldi che l’Europa mette a disposizione delle imprese italiane, poi, vuol dire anche “riscuotere” in qualche modo la tanto odiata parte di tasse e balzelli che versi ogni anno all’Europa (lo sai che al 18 gennaio 2021 risultavano ancora 38 miliardi di euro di fondi non spesi) e, anche in questo caso, sostenere o far crescere la propria azienda.

En passant: la cosa che poi fa anche arrabbiare è che la parte di denaro proveniente dall’Europa, se non utilizzata, viene ridestinata e sfruttata da altri paesi europei (in Irlanda hanno costruito le Italian Highways con i fondi che noi italiani non siamo riusciti ad investire.

L'accesso alle nuove forme di credito presenti sul mercato (ma anche solo l’implementazione di un buon e-commerce) richiede modernità.
Spesso il finanziamento “esterno” (banche, finanza agevolata, P2P lending ecc. ecc.) non è nemmeno necessario perché una migliore organizzazione (e programmazione) dell’azienda porta risparmi mensili ben più elevati di quanto ti porterebbe un finanziamento di qualsivoglia natura e a costo zero (o quasi).

Stiamo parlando di Open Innovation: le imprese possono e devono fare ricorso a idee e expertise esterne se vogliono progredire nelle loro competenze (tecnologiche, commerciali, di marketing… e anche finanziarie).

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Nei prossimi mesi arriveranno molti soldi dal P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), molti di questi saranno destinati alle imprese (a titolo di esempio: circa il 19% in crediti di imposta e circa 31 miliardi di euro solo per gli investimenti in tema di digitale), sarà indispensabile che tutte le aziende Italiane, anche la tua, non solo ne facciano ricorso, ma lo facciano in modo coscienzioso, senza sperperi, investendo e generando ricchezza per l'impresa, per chi vi lavora e aumentando il livello di competitività medio delle aziende italiane verso quelle del resto d'Europa.

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Per farlo è necessario arrivare preparati sia in termini di visione aziendale (cosa vuoi ottenere dalla tua azienda? Dove la vuoi portare? Quali obiettivi hai?), sia in termini di programmazione e organizzazione aziendale (finanziaria, tecnica, organizzativa ecc.).

 

Non puoi farcela da solo

...e non devi sentirti un incapace per questo.

Esistono professionisti esperti e preparati apposta per aiutare tutte le imprese ad aumentare la propria liquidità, anche la tua: ci siamo noi per aiutarti, con l'unico obiettivo di portarti ad avere un portafoglio sempre più ricco, disponibile, efficace ogni mese; in grado di sostenere le spese ordinarie come gli investimenti straordinari.

Roma non è stata fatta in un giorno...

ma un giorno hanno cominciato a farla…

appleAnche un'azienda storica, blasonata e importante come la Apple un tempo (nel 1997) era sul rischio del fallimento: venne richiamato Steve Jobs (“esiliato” qualche anno prima) e gli si permise di rivoluzionare l’azienda.

Nel 2016 fece scalpore constatare che Apple avesse una liquidità stimata in 200 miliardi di dollari, pari a circa l’intero PIL della Repubblica Ceca di quell’anno, circa 4,4 volte la liquidità presente nelle casse della Banca d’Italia dell’epoca.

Nel 2018 Apple è stata la prima società della storia a superare il trilione di dollari di capitalizzazione e valeva poco meno dell’intero PIL del Messico.

Che ne dici?

Cominciamo ad aumentare la liquidità della tua azienda?